19 Mar
19Mar

Quanto è stato difficile...

Stavo per rinunciarci ma invece questa mattina la perseveranza mi ha premiato.

Il sacro tempo che sto usando per riscoprire la natura camminando più piano a cuore ed occhi aperti, piuttosto che lamentarmi del blocco dovuto a questa epidemia da cornaravirsu, mi sta dando la sua benedizione. 

In questo periodo è molto difficile vedere serpenti, perché stanno uscendo dal letargo e si muovono davvero pochissimo, ma io, alcuni giorni fa mi ero messo in testa di cercarlo lo stesso...

So benissimo quanto siano timidi, diffidenti, pazienti e prudenti.

Individuata la sua tana, mi sono nascosto li vicino per ore e a cedere per primo ero sempre io.

Non mi permetteva di avvicinarmi, si nascondeva immediatamente così la mia teoria ha cominciato a vacillare: " Il rumore del pensiero li spaventa più del rumore dei passi. "

Però poi mi son reso conto del tranello in cui ero cascato. Avevo cominciato a pensarlo, mentre portare l'attenzione su un animale, un sasso o un albero non significa pensarlo ma percepirlo, trattenerlo nella propria consapevolezza.

Allora qualcosa della sua essenza passa a te. 

Puoi sentire quanto è calmo e nel farlo la stessa quite sorge dentro di te. Senti quanto profondamente esso poggia nell Essere, tutt'uno con ciò che è e con il luogo in cui si trova. Nel comprendere questo anche tu giungi in un luogo di pace dentro di te. 

Per avvinarsi così tanto agli animali nel loro habitat biaogna essere veramente liberi dal pensiero e avere accesso a quel regno, connessi così alla Voce del Cuore. Quella dimensione farà si che non ci siano più distinzioni o differenze vibrazionali tra colui che percepisce e l'oggetto percepito.

Ed è stato così, dopo che mi son ricordato di questo, questa mattina il serpente mi ha permesso di prendere il sole con lui a distanza di pochi centimetri.

-IL Cantastorie-

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