27 Feb
27Feb

#coronavirus, mi impegnerò a contrastare con qualche post al giorno, questa grande onda di negatività facendovi ragionare su alcuni aspetti estremamente importanti.

 #4post 

In questo periodo di crisi, vorrei farvi notare com'è ben delineata quella linea illusoria della dualità tra persone che si lamentano e persone che accettano senza lamentarsi l'attuale situazione. 

Conoscete sicuramente anche voi delle persone che sembrano avere come funzione principale quella di rendere sé stessi e gli altri infelici, di seminare infelicità. Perdonateli, perchè anche loro fanno parte del risveglio dell' umanità. Il ruolo che essi giocano rappresenta un' intensificazione dell' incubo generale della coscienza affinché l'altra parte delle persone prenda sempre più coscienza. In realtà questi simbolici due gruppi coesistono e si sovrappongono. Non sono due cose, non sono due pensieri, ma sono lo stesso pensiero con consapevolezza diversa.

Proviamo a diventare più pazienti con chi si lamenta e più grati verso chi sta lavorando per il nostro bene.

Per quanto se ne dica male, in Italia abbiamo sempre avuto grandi personaggi di spessore umano e di grande pensiero, e il nostro popolo ha sempre avuto un gran cuore. Durante i miei viaggi ho sentito solo gli italiani parlare male degli italiani. 

Non bisogna necessariamente essere d'accordo con ciò che ci viene detto, né accettare i rimedi che ci vengono imposti, ma l'indispensabile è mantenere un sentimento di gratitudine nel nostro cuore, ricordando che l'altro non è nemico né cattivo ma è semplicemente mosso da una consapevolezza diversa dalla nostra. 

State attenti alla voce della mente, magari proprio nel momento in cui si lamenta di qualcosa, e se potete riconoscetela per quello che è: ovvero la voce dell’ego, niente altro che uno schema mentale condizionato, un pensiero. Ogniqualvolta sentite quella voce, vi renderete anche conto che non siete la voce, ma chi ne è consapevole. Ogni lamentela è una storiella che la vostra mente si costruisce e alla quale voi credete ciecamente.

Alphonse Karr disse: "Alcune persone si lamentano perché le rose hanno spine. Io sono felice che le spine abbiano rose.”

Alla fine questo coronavirus andrà via lasciando dietro di sé alcuni petali caduti ma se avrete avuto pazienza e compassione, ancor più saranno le rose sbocciate.

-IL Cantastorie-

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